Il navigatore Google Maps è il più usato al mondo perchè preinstallato in tutti gli smartphone Android e disponibile gratuitamente anche per iPhone, dove l’app delle mappe Apple non è ancora all’altezza.
Il problema con il navigatore Google Maps è che funziona soltanto se c’è connessione internet, cosa che può essere impossibile, a seconda dell’operatore telefonico, in alcune strade isolate di montagna o di campagna e soprattutto all’estero, dove ancora i costi per collegarsi a internet in roaming sono alti.
Inoltre consultare la mappa spesso consuma traffico che per chi ha piano dati limitato può essere prezioso.
Per fortuna è possibile salvare preventivamente una parte di mappa per poterla visualizzare anche offline, dal cellulare, senza connessione internet.
Scaricare le mappe di Google Maps su uno smartphone Android qualsiasi e su iPhone è diventato ormai davvero facile ed è quasi impossibile non aver visto l’opzione. Basta infatti aprire l’applicazione, cliccare sulla barra di ricerca e, senza scrivere nulla, scorrere verso il basso fino a che non si legge la scritta in blu “Salva nuova mappa offline”. Premerci sopra e selezionare la porzione di mappa che si vuol salvare in modo da poterla poi consultare anche senza connessione internet. Si può anche mettere lo smartphone in modalità orizzontale, spostare la mappa col dito e fare lo zoom allargando l’inquadratura per includere più luoghi se si preferisce. Il massimo che si può scaricare è una mappa grande quanto la città di Roma e si noterà, se si allarga troppo lo zoom per includere uno spazio più ampio, che il pulsante Salva non funziona. Tenere conto poi che salvare una porzione di mappa troppo grande occupa molto spazio sulla memoria del telefono. Una volta fatto, dare un nome alla mappa e toccare il tasto Salva.
Le mappe scaricate possono essere recuperate nella sezione “i tuoi luoghi” accessibile dal menu principale che compare toccando il tasto opzioni, quello con tre righe.
Per ogni mappa si può modificare il nome, in modo da poterla ritrovare facilmente.
Ogni mappa scaricata dura 30 giorni e poi scade.
Se si vuol mantenere in memoria, per poterla consultare offline ancora, è necessario andare in “i tuoi luoghi” e premere sul nome per aggiornarla e riscaricarla.
Il problema con le mappe offline di Google Maps è che possono essere usate soltanto per consultazione.
Non funziona invece, senza connessione internet, la ricerca di luoghi e vie e il navigatore per avere le indicazioni stradali.
L’unica cosa buona che si può fare è attivare il GPS (che non costa nulla in ogni parte del mondo) e seguire la propria posizione sulla mappa scaricata per sapere dove si sta andando.
Diventa come tenere in mano il Tuttocittà, con però il vantaggio di sapere in ogni momento dove siamo e dove stiamo andando, che è utilissimo soprattutto quando si gira a piedi.
Riguardo la navigazione offline e la ricerca, Google ha annunciato che saranno aggiunte all’applicazione Google Maps in un prossimo aggiornamento, forse già quest’anno.